In breve

Da qualche anno i cittadini del mio paese e di quelli limitrofi ricevono raccomandate da parte dell'istituto diocesano per il sostentamento del clero (IDSC).
Il plico contiene una notifica di rivalutazione del canone enfiteutico a favore dell'istituto, che grava sui nostri terreni: si tratta di importi che in alcuni casi ammontano anche a € 5.000 l'anno.
Non si tratta di proprietà della diocesi: nel mio caso il terreno sul quale sorge la mia casa è stato acquistato regolarmente dai miei genitori nel 1968; i diritti della diocesi sui terreni derivano dal fatto che i precedenti proprietari, in periodi anche precedenti all'unità d'Italia, versavano una parte del raccolto per il sostentamento del parroco.
L'importo annuo che è stato rivalutato per la mia famiglia è € 1.142,63, suscettibile di ulteriori aumenti qualora l'IDSC lo ritenga opportuno.
Questo spazio cerca di spiegare perché ritengo che ciò che sta succedendo a me, e a duecento famiglie del mio paese sia una grave ingiustizia, nella speranza che la notizia, fino ad ora rimasta confinata in qualche pagina interna di quotidiani locali, possa richiamare l'attenzione di una platea più ampia.

Aggiornamento 3 febbraio 2015. 

Da quando ho scritto queste parole non ci sono stati molti sviluppi. Non ho comunque mancato di annotare qui i momenti salienti. Gli ultimi due bollettini che sono arrivati hanno un importo di quasi cinquemila euro.